Come noi possiamo concepirLo
Il mio amico suggerì ciò che allora sembrava un’idea nuova… “Perché non scegli la tua concezione di Dio?”. Questa dichiarazione mi andò dritta al cuore. Fece sciogliere la montagna di ghiaccio intellettuale all’ombra della quale ero vissuto e avevo tremato per moltissimi anni. Ero finalmente in piedi, alla luce del sole. Si trattava soltanto di essere disposto a credere in un Potere più grande di me. Non dovevo fare di più per cominciare.
ALCOLISTI ANONIMI, pag. 12
Ricordo quando alzavo gli occhi al cielo e riflettevo su chi avesse creato tutto e come. Quando giunsi in A.A., in tendere alcuni concetti in una dimensione spirituale è di ventato il necessario complemento a una sobrietà stabile. Dopo aver letto molte versioni, inclusa quella scientifica, della grande esplosione che avrebbe originato l’universo, scelsi la via più semplice e accettai che Dio, come io potevo concepirLo, fosse il Grande Potere che aveva reso possibile quell’esplosione. Con l’immensità dell’universo ai Suoi ordini, Egli avrebbe certo saputo guidare i miei pensieri e le mie azioni, se solo fossi stato pronto ad accettare la Sua guida. Ma non avrei potuto aspettarmi alcun aiuto se avessi voltato le spalle e me ne fossi andato per la mia strada. Divenni disposto a credere e ho avuto ventisei anni di stabile e soddisfacente sobrietà.