Uguali diritti
Prima o poi la maggior parte dei gruppi A.A. cade nel tranello dei regolamenti. … Dopo un certo periodo di tempo paura e intolleranza svaniscono, [e comprendiamo che] Non vogliamo negare a nessuno la possibilità di recuperar si dall’alcolismo. Vogliamo accogliere tutti per quanto possibile, mai escludere.
IL LINGUAGGIO DEL CUORE, pag. 47-48-49
A.A. mi ha offerto la completa libertà e accettato per quello che sono. Farne parte non dipendeva da convenzioni sociali, dall’aver soldi o dall’istruzione, e di questo sono molto grato. Spesso mi chiedo se accordo lo stesso trattamento agli altri o nego invece loro la libertà di essere diversi. Oggi cerco di sostituire la mia paura e intolleranza con la fede, la pazienza, l’amore e l’accettazione. Posso portare queste energie al mio gruppo A.A., a casa e in ufficio. Mi sforzo di trasmettere il mio atteggiamento positivo ovunque io vada.
Non ho né il diritto né la responsabilità di giudicare gli altri. A seconda del mio atteggiamento posso vedere i nuovi venuti in A.A., la famiglia e gli amici come minacce o come maestri. Quando penso ad alcuni miei giudizi dati in passato, mi è chiaro quanto la presunzione abbia danneggiato il mio spirito.